Shapeless Zine (IT)

Grade: 7/10


E' un po' che questo disco poggia sulla catastina dei CD da recensire. Ho sempre rimandato questo momento perché al primo ascolto non m'era piaciuto per nulla. Anzi, m'aveva fatto pure un certo schifo. Ora, a forza di tentare, sono riuscito in un certo senso a farmelo piacere. Qual era lo scoglio? Il solito: uno strumento con tanti tasti bianchi e tanti, anche se meno, tasti neri. Ne riparleremo.
I Compos Mentis sono un giovane gruppo danese che, dopo un paio di demo, ha raggiunto il primo traguardo, quello della pubblicazione del primo album, grazie alla collaborazione dell'americana Lost Disciple che ha prodotto l'album in questione, che si intitola "Fragments Of A Withered Dream". L'album si presenta con una grafica accattivante e professionale, con un ottimo booklet, ma... Ho un senso di déjà-vu. Tuttavia non me la sento di scavare per scoprire a che cosa somiglia e/o è uguale. L'apprezzo e basta.
E il disco? Il disco appartiene a quel genere che una volta veniva definito 'atmospheric death metal'. Oggi questa definizione si usa di meno tendendo a preferirle quella di 'melodic death metal'. Cosa vorrà dire, dottore? Forse che tra gli At The Gates e i Dark Tranquillity c'è un abisso? Forse il succo della recensione è tutto lì. O forse no.
L'incipit dell'album è fuorviante: il brano "Drained" sembra inizialmente un tipico 'blast' in stile black metal sinfonico, ma è talmente mediocre che, soprattutto quando nella strofa entrano le tastiere stile 'bambagia' per due volte ho dovuto spegnere lo stereo e purificarmi con qualcosa tipo i Necrophagia di una volta... Ecco, quello che non mi piace di quest'album è che in fondo in fondo è un disco pop! Tutto è fatto nel nome del pop.
Dialoghi immaginari nella sala prove:
1.
"Guarda che bel riffone black metal, sembra quasi gli Emperor, lo teniamo?"
"Troppo aspro: sposta quella nota di un semitono e ammorbidiamo con le tastiere!"
2.
"Oh, questo passaggio è proprio doom, bello, tra i Paradise Lost e i Moonspell di una volta, teniamolo!!"
"No, no, troppo intenso... Dopo la gente dice che istighiamo al suicidio... Sdrammatizziamo con una batteria frizzante ed una schitarrata massiccia!"
3.
"Però! Sti pezzi son proprio belli, tra i vecchi Dark Tranquillity, In Flames e primi Amorphis!! Melodici ma metal, me piace!"
"Troppo. Bisogna farci un po' più pop, sennò al Festivalbar non ci prenderanno mai!"
...
Non so se queste cose in sala prove se le siano dette davvero, però il risultato è questo. Brani competitivi e gradevoli che possono rievocare allo stesso tempo Dissection e Dark Tranquillity, ma con sopra un grosso strato pop, che rende il tutto troppo studiato e commerciale. Non voglio dire che sia un brutto disco, ma più che dirgli 'discreto' non mi viene.
Questi ragazzi avevano iniziato facendo cover dei Metallica (mi chiedo quali) e poi sono passati a questo genere di cose. Che cosa è successo? Forse sono solo ancora troppo giovani e devono trovare la loro strada. Forse è questo il momento di scegliere: boy band o fottutissimo metallo?